Intern in the US

Wednesday, March 23, 2005

Paese che vai cesso che trovi...

Era da tempo che meditavo una trattazione di questo spigoloso argomento. Nelle guide di viaggio c'e' indicato pressoche' tutto del paese che stiamo per visitare: alimentazione, clima, usanze, perfino cose inutili come il modo di vestire o di camminare, ma viene sempre omessa la sezione relativa ai cessi.
Credete sia inutile? Ma ci pensate che il bagno e' uno di quei luoghi che per certo visiteremo in media una volta al giorno? Avremo tutto il diritto di sapere come sono fatti?
Certo qualcuno dira' che in ogni caso ci si adatta, ma se e' per questo ci si adatta benissimo anche all'alimentazione e alle usanze senza eccessivo preavviso.

Beh, comunque, negli ultimi anni ho avuto modo di visitare un po' di paesi stranieri e di provare toilette un po' dappertutto. Due sono le questioni fondamentali che si pongono per il cagatore errante:
1) La presenza del bide'.
2)La forma del water.

Probabilmente molti si troveranno daccordo con me che la presenza del bide' e' senz'altro indice della civilta' di un popolo. Insomma non mi fido di gente che va in giro con il culo sporco!!
Con grande rammarico sono stato costretto a constatare che il bide' e' un privilegio che ci concediamo in pochi. In Italia e' un MUST di qualunque bagno, anche se tengo a sottolineare che alcuni alberghi ne sono sprovvisti e soprattutto ne era sprovvisto il mio collegio universitario, ma questo e' una piaga che mi sono voluto ottimisticamente spiegare con ambizioni a clientela internazionale delle suddette strutture.
In Francia, la mia casa ne era provvista, ma non credo sia molto comune. In Svezia neanche a parlarne cosi' come in Spagna e Repubblica Ceca (Ad onor del vero in quest'ultima nazione ho visitato solo un albergo e non posso essere sicuro della presenza dell'aggeggio nelle case). Negli USA, credo non ne conoscano l'esistenza.
La domanda amletica e': come risolvere il problema??? Questo e' uno di quei tanti problemi al quale (come direbbe il mio professore di economia) non esiste una soluzione giusta, ma sicuramente ne esiste una sbagliata: RESTARE COL CULO SPORCO!
La soluzione a breve termine ritengo sia comunque una frugale doccia dopo ogni evacuazione, che risulta scomoda, ma spesso e' l'unica cosa praticabile se non si puo' intraprendere una road map piu' complessa come vado a spiegare in seguito.
Mi sentirei di sconsigliare vivamente l'aberrante alternativa del lavandino, c'ho pensato piu' volte e anche se tecnicamente possibile non ho mai avuto il coraggio di accettare che lo stesso luogo sia utilizzato per due parti del corpo cosi' igienicamente distanti!
Per chi come me e' obbligato a soggiornare in un paese barbaro per un lungo periodo esiste la soluzione dell' "educazione intestinale". Il trucco e' di educare la nostra digestione a reclamare il water nel periodo giusto della giornata, i.e. prima della doccia. Non e' un'operazione semplice, ma possibile anche grazie ad un'oculata scelta degli alimenti, delle bibite e via dicendo.
E' importante notare che non e' una soluzione adatta per i soggetti nervosi o che si lasciano prendere facilmente da ansia da prestazione. Il rischio e' di rimanere per ore in bagno senza risultati e soprattutto essere vittime della frustrazione dovuta allo stimolo immediatamente usciti dalla doccia.

Chiusa la questione del bide'....Passiamo al water. Sembra una questione marginale ma non lo e' affatto.
Vorrei avvissare i lettori particolarmente sensibili di vagliare l'ipotesi di saltare cio' che segue, in quanto saro' costretto a menzionare particolari che i ben pensanti potrebbero ritenere di cattivo gusto o fuori luogo.
Credo che nonostante la tecnologia faccia passi da gigante, ancora lo stato dell'arte non sia in grado di fornire una soluzione ottimale del problema water.
Il problema fondamentale da risolvere e' la pulizia. Chi fra voi non ha mai sperimentato il fenomeno del water sporco dovuto alla ben nota sindrome dell'evacuazione appiccicosa?
Devo ammettere che in Italia non siamo molto avanzati quanto a ricerca nel campo e la soluzione che ci offrono i nostri bagni e' lo scovolino (come tecnicamente e' chiamato lo spazzolone del cesso). Francamente io trovo una pratica disgustosa mettersi ad utilizzare quel lurido oggetto. E poi, soprattutto, come si fa a pulire il water senza correre il rischio di sporcare lo scovolino?? E chi pulisce poi lo scovolino? E come? Vi renderete conto che il problema non e' da poco. Personalmente adotto la soluzione della guerra preventiva. Ovvero metto uno strato di carta igienica nelle zone potenzialmente a rischio.

E all'estero?? Credo che il paese che meriti la palma d'oro sia la repubblica ceca. In ordine crescente di efficienza vado ad elencare le soluzioni trovate in USA, Francia e Rep. Ceca.
1)USA: anneghiamo tutto
Gli americani hanno eliminato il problema sostanzialemte riempiendo il water d'acqua in modo da eliminare qualsiasi superficie sporcabile. La soluzione funziona egregiamente ma crea due problemi fastidiosissimi:
- E' impossibile evitare lo scroscio quando si fa pipi'. Data la quantita' d'acqua il rumore prodotto e' paragonabile alle cascate del niagara, cosa che puo' creare imbarazzo se ci sono altre persone nel raggio di 70 m, per non parlare poi degli schizzi prodotti!!!
-Durante l'evacuazione sono possibili i cosidetti schizzi di ritorno e non credo ci sia bisogno di spiegarne la perniciosita'.
2) FRANCIA: La parete ripida
Gli amici d'oltralpe costruiscono i water in modo che la parte con l'acqua sia leggemente arretrata, in modo da avere una parete "sporcabile" quasi verticale. Questo risolve il problema a meno che non siamo in uno di quei giorni in cui produciamo stronzi con le ventose!! Il problema dello schizzo da ritorno sussiste.
3)REPUBBLICA CECA: L'anticamera
I cessi cechi (da non confondere con ragazze particolarmente brutte con problemi di vista) hanno due contenitori dell'acqua, quello tradizionale spostato in avanti ed un altro soprelevato e perpendicolare al punto di evacuazione. Questo consente e di eliminare il problema delle pareti sporche e , data la presenza di pochissima acqua nell'anticamera, di evitare lo schizzo di ritorno. (Per altro voglio far notare che la soluzione consente anche di fare una panoramica postuma del frutto delle proprie fatiche).

Con questo ho chiuso,ma ritengo che questa sia una questione ancora aperta...Se avete suggerimenti e soprattutto se volete descrivere le soluzioni di altri paesi che avete visitato, sarei lieto di ricevere vostri messaggi.

Alla prossima.

4 Comments:

  • Caro Ale, scommetto che anche tu sei perfettamente cosciente del potere evocativo del cesso: un luogo in cui la mente riesce ad esprimere a pieno il suo potenziale, libera da PESI che ci portiamo dentro. E' pertanto perfettamente azzeccato il riferimento a questo TEMPIO domestico, osservato nel suo mutare con la latitudine.

    Ti faccio qualche appunto: è possibile ipotizzare che altri popoli, diversi dal nostro, abbiano eliminato il bidet grazie alla prestanza fisica; in sostanza anzichè utilizzare la doccia in accezione comune dopo l'atto, possiamo pensare che i prestanti evacuatori rimuovano eventuali rimasugli grazie ad una verticale nel vano doccia. Se si prende la giusta inclinazione ed un getto d'acqua potente e ben direzionato la cosa assume proporzione del tutto innovative. Sto pensando ad un brevetto per il vano doccia ergonomico; sarà un successone anche qui in italia, me lo sento.

    In secondo luogo volevo chiederti se hai trovato la famosa particolarità americana: tutto più grande, a partire dai bambini obesi (paragonabili a sfere senza alcuna approssimazione, se non per quelle escrescenze poco marcate determinate dalla presenza di arti sotto lo strato lipidico), fino ad arrivare alle supposte (da cui la famosa barzelletta nostrana). Hai notato i rotoli di carta igienica? Se non ricordo male assomigliano a quelli utilizzati nei ristoranti qui da noi, da 10 kg l'uno, in carta fortemente abrasiva (tipo carta vetrata, per intenderci), ma d'altronde la cosa è spiegabile per 2 aspetti fondamentali, uno è che a culi grandi corrispondono necessariamente rotoli più grandi per la proprietà di monotonia rispetto all'inclusione, ed il secondo è che, mancando il bidet, è indispensabile utilizare materiali con forte grip sulle pareti deteranee. Se avessimo i dati alla mano, però, potremmo osservare una presenza netta di emorroidi nel popolo americano a partire dai 3 anni d'età (questo spiega anche molte strategie militari "invasive").

    Con questo concludo, anche perchè potrei andare avanti per ore, essendo lo stronzeggio l'arte in cui riesco ad esprimere meglio il mio potenziale.

    A presto.

    Andrew

    By Blogger Andrew, at 5:08 AM  

  • Eppure a Londra ci sono!
    Atterrate a Londra e trovata la nostra casa vittoriana (durante tutta la vacanza vittoriano era sinonimo di sporco)constatammo con nostra grande sorpresa che sì,ebbene sì, c'era il bidet in bagno.Ma...non era un bidet vittoriano a differenza del resto del bagno.Quindi, gli inglesi ce l'hanno ma non lo usano. Ed è qui che sta l'inghippo!!Le nostre coinquiline erano due italiane che abitavano lì da qualche mese.E per non creare diatribe bossiane una era torinese l'altra siciliana: W l'Italia!
    Irlanda...paese cattolico,gente ospitale,clima festoso...ma senza bidet!In Inghilterra sì in Irlanda no.E poi dicono che l'odio tra inglesi e irlandesi sia finito!
    Ma su una cosa concordano.Linea semplice,il più economico è il migliore.Con tutti gli alimenti grassi che si mangiano non c'è pericolo che resti attaccato qualcosa alle pareti del water!

    By Anonymous Anonymous, at 9:26 AM  

  • Ho visto delle foto dei water che userò, o meglio, che imparerò ad usare, il prossimo anno dall'altra parte del mondo. tutti ipercomputerizzati, ho paura che, conoscendo la mia scarsa dimestichezza con Elettronica Co.Ltd ci metterò un mese a capire come tirare lo sciacquone...immaginate la puzza!!! oppure, respirando aria tednologica, imparerò dopo 1 minuto...vi farò sapere. aiuto ho paura:ma dove sto andando?!?!?!

    By Anonymous Anonymous, at 1:13 PM  

  • Bene,ho finalmente visto questi famosi water nipponici. sono prima di tutto riscaldati cosi` quando si appoggia il proprio bel sederino non si rimane maledettamente infreddoliti (chiaramente si puo` regolare la temperatura in base alle proprie esigenze). se si preme un apposito bottone ecco che compare un tubicino dal quale sgorga dell`acqua con cui si puo` rendere di nuovo presentabile il suddetto sederino dopo le ben note fatiche. ed ecco, dulcis in fundo, l`aria calda che toglie ogni goccia d`acqua sempre dal suddetto sederino.
    e per lo sciacquone? basta azionare una semplice, manuale ed antica leva.

    By Anonymous Anonymous, at 11:08 PM  

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