Intern in the US

Friday, April 29, 2005

Le matrici di covarianza

Vi chiederete cosa diavolo c'entra questo titolo col blog.

Beh, assolutamente niente, come niente c'entrano le matrici di covarianza con la mia vita.
Ma poiche' esse insistono nella loro presenza invadente nella mia vita, hanno il diritto di trovare spazio in questo blog che della mia vita racconta.

Avrete capito che sono in completo delirio matematico. Sono ormai due settimane che non faccio altro che leggere articoli su ste benedette gaussiane multivariate e altre vaccate statistiche e cervellotiche.

Concorderete con me che questi strumenti matematici non solo non hanno nulla a che fare con il mondo reale, ma oltretutto portano ad un progressivo e inesorabile scollamento dallo stesso di chi se ne occupa.
Conosco di gente che dormendo accasciata sui libri sognava di seni e coseni che volavano felici nell'aria, ma vi posso assicurare che questo e' nulla in confronto agli effetti devastanti delle matrici di cui sopra, che da adesso mi astengo anche dal pronunciarne il nome completo.

Che siano uno strumento per conquistare il mondo? La verita' e' che nessuno ci capisce niente (se ci fosse mai qualcosa da capire) a parte una stretta cerchia di pazzi che mantiene con il fiato sospeso platee di studenti, mentre il gesso alla lavagna e le loro parole nell'aria volteggiano con naturalezza in mezzo a distribuzioni e cumulative. Il potere e' nelle loro mani. Un giorno anche io capiro' e allora vi svelero' tutto. A meno che non avro' visto cose che voi umani... ...E allora diventero' uno di loro, entrato nella stretta cerchia di chi sa, di coloro che custodiscono il segreto, trascorrero' il resto della vita a dominare il mondo con un SIGMA.


Chudo con qualche messaggio di contorno:
- Chiedo scusa dell'inconveniente tecnico per il quale e' stato impossibile scrivere commenti al post precedente. Me ne sono accorto solo adesso. Ho rimediato e spero lo facciate anche voi postando tutto quello che avreste voluto, ma che non avete potuto dire.

- Il messaggio criptato non ha trovato un solutore. Per gli operatori del settore la soluzione puo' essere trovata leggendo questo grande aiuto: P=br2nl(src(E)).

- Diamo il benvenuto a Mattia, new entry di questa settimana. Che spero avra' colto e apprezzato le righe di questo post che lo citano.

- Un saluto alla misteriosa panamica del cuore (quigattacicova).

Alla prossima.

4 Comments:

  • Finalmente riesco a farmi sentire anche io.

    Beh, sicuramente il fatto di sognare seni volanti puo' essere indice di stanchezza, io preferisco vederli attaccati a qualcosa...

    By Anonymous Anonymous, at 10:14 AM  

  • Tristemente rassegnato, ti posso garantire che vederli attaccati a qualcosa, sia essa un essere vivente o meno, non garantisce affatto la loro autenticita' (T. docet).

    Insomma, se dobbiamo comunque avere a che fare con oggetti di plastica, perche' prendersi il fastidio di avere a che fare con tutto il resto.

    A questo punto, meglio averli staccati e perche' no... volanti!!!

    Benvenuto anche a te in questo blog, valle di invasati.

    By Blogger Alessandro, at 10:57 AM  

  • Ciao... ma di che marka sono i cessi americani???

    ci sono esportazioni italiane tipo: Cesame, Dolomite, G. Versace... Ideal Standard???


    pinal1981@tiscali.it

    By Anonymous Anonymous, at 8:59 AM  

  • American standard va per la maggiore, in questo gli americani sono protezionisti. Ma mi riservo di fare un'analisi più approfonfita per accertare eventuali ingerenze del made in Italy nelle toilette.

    By Blogger Alessandro, at 10:34 AM  

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