Intern in the US

Tuesday, June 21, 2005

Noi ragazzi di Stanford

Noi ragazzi di Stanford siamo felici. Abbiamo tutto quello che potremmo desiderare. Un campus grande quanto un paese, professori tra i migliori al mondo in una scuola tra le migliori al mondo.

Noi ragazzi di Stanford siamo bravi. E' dura entrare qui dentro. A 14 anni l'abbiamo deciso e abbiamo cominciato a darci da fare. Bisogna essere forti su tutti i fronti, così abbiamo studiato mentre aiutavamo le vecchiette ad attraversare la strada. Abbiamo piazzato qualche record sportivo mentre conducevamo con successo ricerche universitarie. Si' certo, noi studenti di Stanford a 14 anni, facevamo ricerche universitarie, ma senza trascurare la famiglia e i compagni. Noi siamo figli e amici modello e siamo pure simpatici.

Noi ragazzi di Stanford abbiamo fatto un investimento sicuro. Paghiamo 30.000 dollari all'anno ma appena usciti di qui ne guadagneremo almeno 10.000 al mese. Abbiamo i contatti con le aziende che contano noi. Durante la giornata passiamo da un edificio all'altro del campus, da uno intitolato a William Gates ad un altro che si chiama Packard oppure dal suo fratellino Hawlett.

Noi ragazzi di Stanford siamo belli. Perchè si sa....mens sana in corpore sano. La nostra università ci vuole forti e in salute, così oltre ai corsi super-avanzati che facciamo, dobbiamo necessariamente fare sport. Possiamo scegliere tra climbing nella mega-palestra polifunzionale o nuoto in una delle piscine olimpiche o perchè no fare una partitella a baseball nel nostro stadio.

Noi ragazzi di Stanford siamo fieri di noi e per dimostrarlo facciamo sempre acquisti nel nostro super-gadget-store, noi tutti possediamo la divisa ufficiale.

Noi ragazzi di Stanford non abbiamo dubbi. Abbiamo la risposta a tutto. A tutte le vostre domande, da ancor prima che voi ve le siate poste. Continuate a porvi interrogativi, a chiedervi come sarà il mondo di domani, ma sappiate che c'e' chi gia' l'ha deciso per voi...

... Noi ragazzi di Stanford abbiamo le idee molto chiare sulla nostra vita e anche sulla vostra....da sempre.

Un ragazzo di Stanford.

Alla prossima

10 Comments:

  • Mio caro ale,
    vorrei sapere se potresti essere cosi gentile da chiedere al tuo amico di Stanford (si sa loro hanno tutte le risposte..):
    "Scusa.. ma io - e questo sei tu - mi drogo?" Sarebbe molto gentile da parte tua e noi tutti potremmo capire qualche cosa di piu'!
    cordialmente
    Un ragazzo di Eurecom-Polito-UNSA

    By Blogger SJ, at 1:08 AM  

  • Potevi anche intitolarlo:
    "Io vado al Poli"

    By Anonymous Anonymous, at 4:28 AM  

  • Quello che racconti, purtroppo, è vecchio quanto il mondo... tutta la cultura classica è zeppa di altezzosi dei e di sfrontati titani.

    Il problema non è tanto che esistano persone che la pensino in quel modo, quanto che la società VUOLE quel tipo di persone. Persone "SODDISFATTE", arricchite, drogate dal proprio egocentrismo, persone malate di lavoro senza più nulla di "umano".

    Ho sempre creduto che fra gli uomini vi fossero differenze biologiche tali da rendere inapplicabili ideali alti quali il comunismo, forse anche il socialismo, l'anarchia: non siamo tutti uguali. Il dramma è che ciascuno arriva a conclusioni di questo tipo, ponendo se stesso in una classe privilegiata, sia per la politica, sia per il paese di provenienza, per il colore della pelle, per il credo, per il ceto o per lo stipendio mensile.

    Kant, nel 700, scrisse le sue opere nella CONVINZIONE che le doti intellettuali dell'essere umano fossero immense in ogni caso, essendo strutture attive a priori e non frutto delle influenze del mondo; 3 secoli dopo il suo pensiero è del tutto confutato dalla quotidianità. Chi legge Kant di sua spontanea volontà?

    La verità è che la gente si MERITA i ragazzi di Stanford. Si merita di vivere una sessantina d'anni perdendo tempo, attendendo di crepare, buttando molto più tempo di fronte alla tv che parlando con altri esseri umani, che vedendo questo strano mondo. Perchè cercare di salvarli, di illuminarli, se questo può provocare dolore? Meglio l'anestetica ignoranza della tv, l'oblio del sabato sera, del vino, chessò. Evviva i ragazzi di Stanford.

    Povero Kant.

    By Anonymous Anonymous, at 1:43 AM  

  • ecco, in tutta sincerita'. io andrew non riesco a leggerlo. se fossi un ragazzo di stanford inventerei un correttore di bozze automatico in grado di potare la pesantezza dai commenti. un calvino automatico. si potrebbe discutere sul treshold, d'accordo, ma in ogni caso rimarrebbe ben poco.

    By Anonymous Anonymous, at 9:58 AM  

  • In questo blog c'e' spazio per tutti, anche per i codardi che non si firmano e pensate un po', qui si e' tanto liberali che non e' nemmeno obbligatorio leggere i commenti.

    Io un forte sospetto sull'autore ce l'ho, anche se non sarebbe da lui l'errore ortografico treshold/threshold.

    Adesso lo dico ai ragazzi di Stanford e poi sono cazzi suoi.

    Per Andrew, anche se ti prudono le mani e la penna, lascia correre...

    ...tuttavia un po' di sana rissa aumenterebbe la visibilita' del sito.

    By Blogger Alessandro, at 11:38 AM  

  • Figuriamoci, non vedo dove sia il problema. Fra l'altro non è l'unica persona che mi fa notare la mia pesantezza, negli ultimi tempi; non lo trovo offensivo, anzi direi divertente.

    In ogni caso mi adatterò ad un threshold mentale al quale l'eroe romantico potrà senz'altro accedere: TRE PAROLE, SOLE, CUORE, AMORE.

    Che dici, eroe, è più alla portata?

    Cmq se tu riuscissi ad ottenere quel correttore di "pesantezza" dai ragazzi di Stanford fammi un fischio, credo che il governo italiano (e molti altri) siano fortemente interessati a porre fine a questo genere di seghe mentali.

    Concordo sul non prendersi troppo sul serio, in ogni caso, e non dimentico la tendenza di ale ad organizzare "SCHERZONI" (ho saputo l'ultima del carcere... complimenti!)

    By Anonymous Anonymous, at 12:57 PM  

  • A onor del vero, lo SCHERZONE E' stato tutto merito di Pierpaolo. Io mi sono solo prestato con immenso divertimento.

    By Blogger Alessandro, at 1:00 PM  

  • verrò a sapere il vero nome dell'eroe romantico e lo pubblicherò, giuro!
    poi mi divertirò.

    By Anonymous Anonymous, at 2:32 PM  

  • Ma quindi Ale.. alla fine hai chiesto al tuo amico di Stanford quella cosa??
    A parte tutto, complimenti per lo scherzo (a Pierpaolo dici?), devo dire che, alla fine, non capivo come fosse possibile ma ci sono cascato anche io!
    Vabbe comunque adesso ti mando una decina di e-mail in cui ti spiego i particolari per costruire Tu-sai-cosa e metterla/o nel palazzo tu-sai-quale per uccidere tu-sai-chi.. poi vediamo come la prendono laggiu!! ;-P

    P.S. credi che sia meglio scriverle in inglese? :)

    By Blogger SJ, at 1:14 AM  

  • credete che i "bocconiani" siano come i ragazzi di Stanford?

    se così fosse, non vi deluderò... marx è cresciuto in una famiglia borghese!

    ale, questo è l'effeto del battesimo svedese...ricordi l'anello "rosso"???

    By Anonymous Anonymous, at 5:40 AM  

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