Intern in the US

Saturday, June 25, 2005

Customer Care

Luogo: Bank of America - Winchester Blvd

Giovane sulla trentina, ben vestito, impomatato e sorridente, con mano tesa a stringere la mia

Atto I
- Buongiorno e benvenuto in Bank of America.
- Buongiorno (Ma chi è questo?)
- Sono qui per prendermi cura di Lei? In cosa possiamo esserLe utile oggi?
- Dovrei ritirare dei soldi dal mio conto. (Ma sono proprio gentili in questa banca)
- Mi segua, signore, attenda qui, il primo cassiere disponibile sarà lieto di soddisfare ogni sua richiesta. (Che bello sto posto)

Atto II
- Buongiorno e benvenuto in Bank of America.
- Buongiorno (Ah che bello, di nuovo lui)
- Sono qui per prendermi cura di Lei? In cosa possiamo esserLe utile oggi?
- Devo versare un assegno (Un po' monotono il tizio però).
- Mi segua, signore, attenda qui, il primo cassiere disponibile sarà lieto di soddisfare ogni sua richiesta. (Vabbe' ho capito va)
...
- Signore, si trova bene qui in Bank of America?
- Si' abbastanza.
- Il nostro obbiettivo è la Sua soddisfazione
- [sorrido]
...
- Buona giornata e torni presto a trovarci in Bank of America
- Grazie e ciao (comincio a infastdirmi)

Atto III
- Buongiorno e benvenuto in Bank of America.
- Buongiorno (che palle!)
- Sono qui per prendermi cura di Lei? In cosa possiamo esserLe utile oggi?
- Niente, tanto lo so che qualunque cosa debba fare mi devo mettere in fila.
- Permetta che l'accompagni. il primo cassiere disponibile sarà lieto di soddisfare ogni sua richiesta. (Oh mio Dio!)
......
- Signore, ha passato una buona giornata?
- Abbastanza (e vattene)
- Ha progetti per questo week-end?
- Non ancora (fatti i cazzi tuoi)
- La nostra felicità è la Sua felicità
- [Sorrido] (ma va a cagare)
.....

Atto IV
- Buongiorno e benvenuto in Bank of America.
- [Gli rutto in faccia e non lo saluto]
- Sono qui per prendermi cura di Lei? In cosa possiamo esserLe utile oggi?
- Si levi dalle palle per cortesia.
- Mi segua, signore, attenda qui, il primo cassiere disponibile sarà lieto di soddisfare ogni sua richiesta...
....
- Come è andata oggi al lavoro?
- Puzzi, spostati
- Vuole che le compili il modulo per il versamento?
- TE NE DEVI ANDARE
- Mi permetta di prestarLe la mia penna.
- NO

Atto V
- Buongiorno e benvenuto in Bank of Amxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
xxxxxx
La sua frase interrotta dal cric della mia macchina.
Giace a terra privo di sensi il poverino e un rigolo di sangue gli percorre la guancia destra.
Tutti i cassieri sono impegnati a soddisfare le richieste dei vari clienti. Lo afferro per i piedi, lo trascino nel parcheggio e lo scaravento nel bagagliaio. Insieme al cric.

L'ho tenuto imbavagliato per due giorni in camera mia. Ieri l'ho liberato, vuole farmi il bucato e lavare per terra. Mi aspetta davanti alla porta quando torno da lavoro per farmi le feste.

Adesso è di sotto che mi prepara un te'. Ferito ma gentile. Un po' mi dispiace...
...Mi sa che lo restituisco.

Alla prossima.

Tuesday, June 21, 2005

Noi ragazzi di Stanford

Noi ragazzi di Stanford siamo felici. Abbiamo tutto quello che potremmo desiderare. Un campus grande quanto un paese, professori tra i migliori al mondo in una scuola tra le migliori al mondo.

Noi ragazzi di Stanford siamo bravi. E' dura entrare qui dentro. A 14 anni l'abbiamo deciso e abbiamo cominciato a darci da fare. Bisogna essere forti su tutti i fronti, così abbiamo studiato mentre aiutavamo le vecchiette ad attraversare la strada. Abbiamo piazzato qualche record sportivo mentre conducevamo con successo ricerche universitarie. Si' certo, noi studenti di Stanford a 14 anni, facevamo ricerche universitarie, ma senza trascurare la famiglia e i compagni. Noi siamo figli e amici modello e siamo pure simpatici.

Noi ragazzi di Stanford abbiamo fatto un investimento sicuro. Paghiamo 30.000 dollari all'anno ma appena usciti di qui ne guadagneremo almeno 10.000 al mese. Abbiamo i contatti con le aziende che contano noi. Durante la giornata passiamo da un edificio all'altro del campus, da uno intitolato a William Gates ad un altro che si chiama Packard oppure dal suo fratellino Hawlett.

Noi ragazzi di Stanford siamo belli. Perchè si sa....mens sana in corpore sano. La nostra università ci vuole forti e in salute, così oltre ai corsi super-avanzati che facciamo, dobbiamo necessariamente fare sport. Possiamo scegliere tra climbing nella mega-palestra polifunzionale o nuoto in una delle piscine olimpiche o perchè no fare una partitella a baseball nel nostro stadio.

Noi ragazzi di Stanford siamo fieri di noi e per dimostrarlo facciamo sempre acquisti nel nostro super-gadget-store, noi tutti possediamo la divisa ufficiale.

Noi ragazzi di Stanford non abbiamo dubbi. Abbiamo la risposta a tutto. A tutte le vostre domande, da ancor prima che voi ve le siate poste. Continuate a porvi interrogativi, a chiedervi come sarà il mondo di domani, ma sappiate che c'e' chi gia' l'ha deciso per voi...

... Noi ragazzi di Stanford abbiamo le idee molto chiare sulla nostra vita e anche sulla vostra....da sempre.

Un ragazzo di Stanford.

Alla prossima

Tuesday, June 14, 2005

A spasso nel TCP

Allarme rientrato, in maniera del tutto pacifica ho sparato a cannonate sulla folla di mutande che si assiepava davanti all'armadio, nel quale mi ero barricato. Ho riassunto il controllo di questo sito e della mia camera, ma mi sono dovuto adeguare a vivere senza l'ormai nemico. A parte i jeans che mi danno un po' fastidio, per il resto si sta anche meglio!!

Ritorno a raccontare un po' le mie esperienze....
Lo scorso week-end, lunga gita fuori porta, destinazione lake Tahoe. In realta' ho seriamente rischiato di non andarci. Venerdi' mattina mi sono svegliato pronto per l'avventura. Mi ero comprato sacco a pelo e scarpe da trekking, ma ben presto mi sono trovato a fare i conti con un terribile mal di gola, che portava con se' lo spettro del vecchio Alessandro. Quello sempre raffreddato, quello che va a Barcellona e sta male, che va a Saragozza e c'ha la febbre, insomma lo conoscete.

Triste e sconsolato sono andato al lavoro, e ancora piu' triste ho dato comunicazione agli altri che alle 6 di pomeriggio, all'appuntamento previsto per la partenza, non ci sarei stato. La giornata e' trascorsa nella depressione fino alle 5.50, quando colto da un raptus di protesta, me ne sono sbattuto del mal di gola e del mal di testa che si era aggiunto e sono partito lo stesso.

Quattro ore di macchina fino al confine col Nevada. Sistemazione in simpatica Baita gentilemente prestata da amico di amico di amici. Vado a letto con malessere generale e con un iterrogativo...Ma chi me lo ha fatto fare?

Per fortuna, qualcuno ha voluto premiare l'atto di coraggio o semplicemente dare ascolto alle mie vivaci proteste, cosi' il mattino dopo, un po' acciaccato, ma decisamente in miglioramento, mi sono sentito pronto per dare inizio al week-end en plein air.

Certo non mi aspettavo di dover fare 5 ore di marcia, arrampicandomi , scalando rocce e rischiando la vita almeno 3 volte. Il panorama e il divertimento hanno dato un senso a tutto questo sforzo.
Laghi, foreste , neve, rocce, precipizi e cascate sono i paesaggi che si sono alternati continuamente e nonostante il fiatone e i dolori mi e' proprio piaciuto.

In serata barbecue e tanto vino...Forse troppo. Il giorno dopo marcia bis, piu' corta grazie al cielo e con la variante delle discese in velocita' sulla neve a bordo di buste di plastica. In serata il ritorno. Stanchi ma soddisfatti.

Adesso non mi resta che fare il bilancio sul mio fisico. Nonostante il mio cervello abbia dimenticato la natura da ingegnere, il corpo non l'ha fatto per niente:

1) Strani effetti a catena dell'acido lattico, ormai credo in circolo nel sangue, causano dolore delle dita dei piedi a movimento delle mani.
2) Scottatura da cocktail sole+neve su braccia e viso. Naso rosso e spellato, fronte abbrustolita.
3) Ferite di varia entita' su naso, piedi e mani.
4) Il mal di gola, pero', mi e' passato.

Per gli ingengeri in ascolto:
Tahoe: L'ho visitato
Reno: Ci sono passato vicino
Las Vegas: forse ci andro'
SACK: Ma dove c.... si trova????

Alla prossima.

Saturday, June 04, 2005

Ogni resistenza è vana

Comunicato 1 del 4 Giugno Anno I

Annuncio che oggi 4 Giugno 2005 questo sito è passato sotto il controllo dell'organizzazione che rappresento.

Io, mutanda da ormai troppo tempo denigrata e costretta alla reclusione, rivendico ogni mio diritto e prendo possesso di questo blog nonchè del suo autore. Ogni resistenza è vana, mi assumo tutte le responsabilità di questo atto e delle conseguenze che esso comporterà.

Mutande, boxer e slip di tutto il mondo la grande ora è scoccata. Liberatevi dalla vostra schiavitù "dichiarata è già la guerra contro la prepotenza" (citazione per dimostrare che anche noi mutande abbiamo una cultura). Oppressori tremate...vi abbiamo per le palle.

Il Partito Intimi Combattenti

Comunicato interno del 4 Giugno Anno I

Questo comunicato nasce in risposta ai dissidi interni nati nell'ultimo congresso internazionale del Partito.

La direzione centrale del PIC:

- prende atto della posizione moderata dei tanga e delle mutande Calvin Klein, ma se ne dissocia. Evidentemente altri sono gli interessi di queste parti, che godono di una posizione del tutto privilegiata nell'attuale assetto.
Essi non sono parte della rivouzione e chi non è con noi è contro di noi.

- biasima il vile comportamento delle mutande a fiori, che minano con le loro dichiarazioni le fondamenta dell'unione del partito. Rilancia, data la situazione, il progetto delle primarie, per stabilire una solida guida dello stesso.

Il Partito Intimi Combattenti