Ho perso qualche Mercoledì
Quello che sto per dirvi è una cosa molto seria e al contempo grave. Prima di cominucarvi la notizia ho voluto esserne certo. Ho osservato a lungo lo scorrere dei giorni, mi sono appostato per cogliere il Tempo di sorpresa, ho fatto osservazioni astronomiche e altro ancora. Il risultato è sempre lo stesso, adesso lo posso dire senza timore di essere smentito, è incontrovertibile: da due mesi non esiste più il Mercoledì.
Parlo ovviamente dell'America, non so come vanno le cose nel resto del mondo. In realtà non so nemmeno come vanno le cose per il resto degli americani.
Tutto è cominciato più o meno quando sono arrivato qui, quando avevo lasciato che la settimana sembrata troppo corta si giustificasse con la semplice monotonia delle giornate tutte uguali a se' stesse. O magari con la mia occupazione che oscurava il fluire delle ore. Ma dopo l'ennesimo segnale non ho potuto fare più finta di niente.
C'è da impazzire. Arrivo al giovedì e non mi ricordo più niente del giorno prima o meglio mi ricordo solo di quello che ufficialmente è accaduto due giorni avanti. In mezzo niente. Le ho provate tutte.
Ho cominciato a crearmi un calendario al contrario: Ogni giorno appena alzato attacco un foglio al blocco e ci scrivo sopra il giorno della settimana. Ormai non mi stupisco più di arrivare a fine settimana e contare solo sei fogli. E' possibile, mi dicevo, che per qualche motivo me ne dimentichi. Allora mi sedevo e cominciavo a pensare a un qualche riferimento a quel dannato giorno della settimana:
"Dunque mercoledì, ah sì, ho fatto la spesa, o era Martedì?"
"Ci sono, controllo la casella di posta elettronica". Niente da fare ogni Mercoledì c'è un buco... non ricevo mai niente di Mercoledì.
"Che scemo il blog" Beh, dal lontano 30 Marzo, dunque in tempi in cui non sospettavo, non scrivo più niente di Mercoledì, eppure gli altri giorni invece li ho usati tutti".
Lo scorso Martedì, la prova decisiva. Ho aspettatto di proposito la mezzanotte, orologio alla mano, calendario del computer davanti agli occhi.
Martedì 23.58...Martedì 23.59....e BUUM: Giovedì 0.00.
A volte quando qualcuno è pazzo si dice che abbia perso qualche Venerdì. Io devo essermi beccato una variante della malattia. Anche se, a dire il vero, un'altra ipotesi ce l'ho. Che sia questo l'inizio della fine del mondo?
A poco a poco, il Signore cancellerà tutti i giorni della settimana, uno ad uno. Quando ce ne accorgeremo, sarà troppo tardi e vivremo in un mondo fatto solo di Martedì. Speriamo non di Lunedì e neppure di Domenica, mio Dio che palle. Forse l'ideale sarebbe Sabato o Venerdì per non chiedere troppo.
Da lì in poi, cominceranno a svanire le ore, poi i minuti, ancora piu' lentamente gli ultimi 60 secondi che ci saranno rimasti. Forse tutto cio' accadrà in maniera differente per ognuno di noi. Il nostro inferno o il nostro paradiso sarà deciso dall'unico istante che saremo costretti a vivere di continuo.
C'avete mai pensato? Potendo, che istante scegliereste? Coloro fra voi che aspirano al paradiso, sarà bene che comincino a darsi una risposta, perchè la domanda potrebbe essergli posta fra molto meno di quanto non pensino.
Io e i piu' tra i miei lettori siamo probabilmente destinati all'inferno. Da quando ho pensato a questa cosa ho deciso di svegliarmi sempre prima della sveglia. Ma temo che prima o poi me ne dimentichero' e una mattina di queste, infastidito dal trillo, decidero', prima di spegnerla di soffrire al suo rumore infernale ancora per un attimo... un attimo che invece durerà per l'eternità.
Alla prossima.
Parlo ovviamente dell'America, non so come vanno le cose nel resto del mondo. In realtà non so nemmeno come vanno le cose per il resto degli americani.
Tutto è cominciato più o meno quando sono arrivato qui, quando avevo lasciato che la settimana sembrata troppo corta si giustificasse con la semplice monotonia delle giornate tutte uguali a se' stesse. O magari con la mia occupazione che oscurava il fluire delle ore. Ma dopo l'ennesimo segnale non ho potuto fare più finta di niente.
C'è da impazzire. Arrivo al giovedì e non mi ricordo più niente del giorno prima o meglio mi ricordo solo di quello che ufficialmente è accaduto due giorni avanti. In mezzo niente. Le ho provate tutte.
Ho cominciato a crearmi un calendario al contrario: Ogni giorno appena alzato attacco un foglio al blocco e ci scrivo sopra il giorno della settimana. Ormai non mi stupisco più di arrivare a fine settimana e contare solo sei fogli. E' possibile, mi dicevo, che per qualche motivo me ne dimentichi. Allora mi sedevo e cominciavo a pensare a un qualche riferimento a quel dannato giorno della settimana:
"Dunque mercoledì, ah sì, ho fatto la spesa, o era Martedì?"
"Ci sono, controllo la casella di posta elettronica". Niente da fare ogni Mercoledì c'è un buco... non ricevo mai niente di Mercoledì.
"Che scemo il blog" Beh, dal lontano 30 Marzo, dunque in tempi in cui non sospettavo, non scrivo più niente di Mercoledì, eppure gli altri giorni invece li ho usati tutti".
Lo scorso Martedì, la prova decisiva. Ho aspettatto di proposito la mezzanotte, orologio alla mano, calendario del computer davanti agli occhi.
Martedì 23.58...Martedì 23.59....e BUUM: Giovedì 0.00.
A volte quando qualcuno è pazzo si dice che abbia perso qualche Venerdì. Io devo essermi beccato una variante della malattia. Anche se, a dire il vero, un'altra ipotesi ce l'ho. Che sia questo l'inizio della fine del mondo?
A poco a poco, il Signore cancellerà tutti i giorni della settimana, uno ad uno. Quando ce ne accorgeremo, sarà troppo tardi e vivremo in un mondo fatto solo di Martedì. Speriamo non di Lunedì e neppure di Domenica, mio Dio che palle. Forse l'ideale sarebbe Sabato o Venerdì per non chiedere troppo.
Da lì in poi, cominceranno a svanire le ore, poi i minuti, ancora piu' lentamente gli ultimi 60 secondi che ci saranno rimasti. Forse tutto cio' accadrà in maniera differente per ognuno di noi. Il nostro inferno o il nostro paradiso sarà deciso dall'unico istante che saremo costretti a vivere di continuo.
C'avete mai pensato? Potendo, che istante scegliereste? Coloro fra voi che aspirano al paradiso, sarà bene che comincino a darsi una risposta, perchè la domanda potrebbe essergli posta fra molto meno di quanto non pensino.
Io e i piu' tra i miei lettori siamo probabilmente destinati all'inferno. Da quando ho pensato a questa cosa ho deciso di svegliarmi sempre prima della sveglia. Ma temo che prima o poi me ne dimentichero' e una mattina di queste, infastidito dal trillo, decidero', prima di spegnerla di soffrire al suo rumore infernale ancora per un attimo... un attimo che invece durerà per l'eternità.
Alla prossima.